Era il 1998 quando due studenti di Stanford, Larry Page e Sergey Brin, fondarono Google partendo da una semplice ma rivoluzionaria intuizione: un motore di ricerca basato sull’analisi matematica delle relazioni tra i siti web (e non su tecniche empiriche) avrebbe restituito risultati più precisi, pertinenti e utili.
La teoria si tradusse in prototipo già nel 1996, quando la prima versione di Google – ancora in ambito accademico – finì per occupare quasi metà della banda disponibile dell’università. Un anno dopo, nel settembre 1997, fu registrato il dominio google.com. L’atto fondativo ufficiale arrivò il 4 settembre 1998, ma oggi l’anniversario si celebra il 27 settembre, data in cui, sempre nel ’98, Google superò il suo primo record di pagine indicizzate.
Un’innovazione che ha riscritto i modelli di business
In 27 anni, Google è passata dall’essere un semplice motore di ricerca a diventare una delle aziende più influenti della storia recente. Ha rivoluzionato il modo in cui cerchiamo informazioni, lavoriamo, impariamo e facciamo impresa. L’universo Google oggi include pubblicità online, cloud, intelligenza artificiale, strumenti collaborativi, sistemi operativi e molto altro.
La sua forza non sta solo nella tecnologia, ma nella capacità di anticipare il cambiamento: dal web semantico alla digitalizzazione dei processi, dall’indicizzazione dei contenuti all’evoluzione degli algoritmi, Google ha saputo guidare (e spesso dettare) le trasformazioni dell’ecosistema digitale.
Per ogni azienda, oggi, Google è molto più di una piattaforma. È un riferimento. Un interlocutore. A volte, persino una sfida.
E questo la dice lunga sull’impatto di una visione nata – semplicemente – da un’idea brillante tra i banchi di Stanford.

